É la Befana una Strega?


Follow the White Rabbit / sabato, Gennaio 6th, 2018
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Da cosa deriva la celebrazione della Befana? Chi è davvero la Befana?

L’antico rito stagionale connesso alla rinascita della Natura diventa nel nostro odierno la rappresentazione scherzosa e divertente della Befana, una vecchietta graziosa, che viaggia su una scopa volante, e porta doni e dolci ai bambini. Proprio in concomitanza, nel medesimo periodo, in Italia un tempo si celebravano tra il X e il VI secolo a. C. dei riti propiziatori di ringraziamento e preparazione per il nuovo anno.

I Romani ereditarono tali riti, associandoli al loro calendario. Per i Romani, infatti, il momento eclatante era costituito dalla nascita di Sol Invictus, che avveniva il 25 dicembre. Attraverso la celebrazione di Sol Invictus e le seguenti 12 notti dopo il solstizio invernale, si celebrava cosí sia la morte sia la rinascita del Sole e di Madre Natura. Infatti i Romani credevano che in queste notti, delle figure femminili volassero sui campi coltivati, per propiziare la fertilità dei futuri raccolti. Tali donne furono rappresentate come Diana e le sue sacerdotesse.

La dea Diana, per i Greci Artemide, è la sorella di Apollo. Cacciatrice e signora delle fiere, è la dea della natura selvaggia e dei cicli lunari. Essendo una frequentatrice dei boschi e collegata alla fertilità, per la sua abilità di vegliare sulle partorienti, la sua figura incominciò ad essere contrastata e inglobata per mezzo delle figure femminili tipiche del Cristianesimo. Ciò nonostante il suo culto sopravvisse nei villaggi, nelle campagne, lontano dalle città e al riparo dalle persecuzioni in principio. Nonostante fu condannata inizialmente dalla Chiesa, l’antica figura pagana femminile fu accettata gradualmente nel Cattolicesimo, come una sorta di dualismo tra il bene e il male. Infatti, già nel periodo del teologo Epifanio di Salamina, nel 400 d.C., la stessa ricorrenza dell’Epifania fu proposta alla data della dodicesima notte dopo il Natale, assorbendo così l’antica simbologia numerica pagana.

Purtroppo nel Medioevo, e soprattutto nel momento in cui nacque l’Umanesimo, incominciò la caccia alle streghe. Proprio in questo momento, l’associazione con i culti pagani trasformò Diana e le sue ancelle in “figlie di Satana” e infine, furono associate a divinità infernali, adoratrici di un misterioso Dio cornuto, Pan. Il volo propiziatorio delle sacerdotesse venne sempre più concepito come una demonica cavalcata notturna, compiuto da donne talvolta cattive e spietate.

E così che la figura della strega volante nasce, associata anche alla strige, tipica delle leggende dell’Antica Roma, un uccello notturno di cattivo auspicio, che si nutre di sangue e carne umana. La follia collettiva, nata dal timore della fame e delle guerre, sommata al calcolo di perfide gerarchie di basso profilo all’interno degli Stati e delle Chiese, portò così alle relative persecuzioni e roghi. L’umanità trasformò il femminile, quello che un tempo era segno di fertilità e fortuna, in un nemico, un bersaglio facile, un capro espiatorio sul quale riversare le proprie paure.

Dedichiamo oggi del tempo al ricordo di queste donne. Cerchiamo di interiorizzare e lasciare fluire l’energia femminile presente dentro ad ognuno di noi.

Un abbraccio

Irene

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