Le prelibatezze del Gorgomoro


#ecoturismo, Alimentazione, Senza categoria, WhiteRabbitTour / mercoledì, Aprile 26th, 2017
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Il Gorgomoro

Nel Quartiere Riva di Biella, dalla chiesetta di San Giuseppe si accede alla passeggiata del Gorgomoro.

La passeggiata costeggia il torrente Oropa fino ad arrivare a Cossila e successivamente proprio ad Oropa.

Un tempo prima che aprisse la piscina Rivetti era anche conosciuto  come ” la piscina di Biella” in quanto i giovani biellesi nella “lama” del Gorgomoro organizzavano gare di tuffi e d’immersione.

Oggi la bellissima passeggiata anche se non è più tra le mete preferite dei giovani biellesi  non solo ha mantenuto inalterato il suo fascino ma è stato anche impreziosito con un’area pic-nic e alcuni cartelli informativi posti nei luoghi più suggestivi del percorso ne descrivono le peculiarità.

Le Prelibatezze

Lo scorso weekend approfittando del ritrovato bel tempo io ed Irene abbiamo colto l’occasione per fare la passeggiata del Gorgomoro con l’intento di raccogliere delle  erbette.

Quindi armati di tanta buona volontà e  in dotazione di uno zainetto, un coltello spuntato e alcuni sacchetti ci siamo messi alla ricerca delle prelibatezze del Gorgomoro.

Dopo circa 100 metri dall’inizio della passeggia, con nostra sorpresa abbiamo trovato i primi esemplari di Alliaria.

 

Alliaria

L’Alliaria (Alliaria petiolata) è una pianta perenne (biennale), ermafrodita, della famiglia delle Brassicaceae, alta oltre un metro, quasi glabra con odore di aglio molto persistente.

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(Si dice che tale odore permanga anche nel latte delle mucche che se ne cibano.)

Con le foglie di questa fantastica pianta dal profumo e  il suo sapore  agliato, caratteristica che ne sostiene il nome, si possono realizzare delle ricette originali quali il pesto, le zuppe, condimento per le paste o semplicemente mettendola in un sandwich al posto della classica insalata.

L’erba cipollina

Proseguendo  altri 200 metri lungo la passeggiata incontriamo una riva scoscesa nella quale troviamo della fantastica erba cipollina selvatica.

L’erba cipollina è di tipo rustico e cresce in genere sino a raggiungere un’altezza che varia dagli 8 ai 15 centimetri al massimo. Quest’erba cresce su lunghi steli sottili, i quali crescono molto vicini gli uni agli altri così da formare una zona molto colorata ed affollata.

Questa erba, già popolare tra civiltà greche, egizie e romane, aiuta il sistema cardio circolatorio e può essere utilizzata per il controllo della pressione sanguinea.

L’erba cipollina ha proprietà antitumorali, anticoagulanti e ipolipemizzanti, associate anche a delle proprietà antibatteriche, antivirali e decongestionanti e aiuta a controllare il colesterolo.

Fortunatamente non avendo ancora problemi di colesterolo o pressione io ed Irene l’abbiamo raccolta solo per il suo gusto e il suo utilizzo in cucina.

Con quest’ erba si posso realizzare dei piatti davvero deliziosi e ricchi di sapore, come delle frittatine (utilizzando se possibile le uova del contadino), per condire dei tomini , freschi, per il pesce, nelle zuppe, nelle insalate e nelle torte salate.

Aglio orsino

Dopo aver fatto incetta di Alliaria ed erba cipollina proseguendo per il nostro seguendo il torrente Oropa osservando qua e là il fantastico contesto nel quale eravamo immersi superiamo le vecchie cave, l’area attrezzata per i pic nic  e magicamente ci troviamo immersi in una distesa infinita di aglio orsino.

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L’aglio orsino è utilizzato fin dall’antichità come strumento apotropaico, per scacciare gli spiriti maligni, l’aglio orsino e in particolar modo i suoi bulbi vantano straordinarie proprietà terapeutiche, per purificare il sangue e tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.

 

Le sue proprietà sono Ipotensive Depuranti, Stimolanti, Antisettiche ma il suo impiego migliore lo si trova   in cucina.

Le foglie di aglio orsino si possono utilizzare per i pesti, le zuppe, le frittate, torte salate o per il pesce.

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Continuando la passeggiata tra le passerelle e i ponticelli di legno presenti in questo luogo intriso di magia, superando i resti del mulino con la sua fucina e del sistema teledinamico per la produzione e  il trasporto dell’ energia idraulica, arriviamo immersi accompagnati dal profumo nell’aglio orsino fino al bivio del ponte vecchio dove il nostro cammino s’interrompe.

Riscoprendo i sapori della natura

Irene ed io dopo aver fatto un felice ritorno a casa, carichi di tutte queste sane  prelibatezze offerteci dalla natura, decidiamo di preparare alcune ricette semplici ma sfiziose.

Iniziamo  a pulire dalle “impurità” e successivamente a sciacquare le nostre erbette con acqua e bicarbonato.

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Dopo aver eseguito questa prima ma fondamentale operazione, abbiamo deciso di iniziare la nostra cena con dei tomini all’erba cipollina.

Tomini con erba cipollina

Questa ricetta ideale per un veloce antipasto è davvero semplice e gustosa.

Prendiamo il classico tomino, ne tagliamo delle fette e le  riponiamo in una ciotola atta a contenerne il contenuto.

Contemporaneamente tritiamo finemente l’erba cipollina e la mescoliamo con dell’olio extravergine di oliva (possibilmente italiano) e un pizzico di sale.

Ottenuto questo gustosissimo  intingolo lo versiamo sui tomini fino a ricoprirli.

Il pesto all’aglio orsino e alliaria

Avendo raccolta in abbondanza sia l’ alliaria che l’aglio orsino per ovviare al naturale deperimento io e Irene abbiamo deciso di fare del pesto.

Si prendono in parti eguali foglie di aglio orsino e alliaria, le si tritano finemente e le si uniscono a delle noci (nel biellese le troviamo selvatiche).

Del parmigiano reggiano (l’alternativa vegana è del tofu affumicato) un po’ di sale e pepe di cayenna in grani (almeno ne controllate la qualità) e dell’olio extravergine di oliva (noi ne abbiamo utilizzato uno prodotto da un piccolo frantoio calabrese quindi molto saporito).

Si unisce il tutto e lo si frulla con il frullatore ad immersione.

Il profumo sprigionato durante questa operazione è pari solo al suo sapore, si avvicina al divino!

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Non potendo resistere a questo profumo ed avendo già l’acquolina in bocca la stessa sera abbiamo deciso di farci una sana ma al contempo gustosa spaghettata (con degli spaghetti realizzati col grano Senatore Capelli) e questo fantastico pesto!

La trasmissione del sapere

Purtroppo il  sapere riconoscere le erbe spontanee si sta perdendo con il venire a mancare delle generazioni che ci hanno preceduto.

Fortunatamente questo sapere mi è stato trasmesso sin dalla più tenera età dalla mia mamma e dalla mia nonna Evelina, le quali durante le giornate primaverili  mi portavano con loro a raccogliere le erbette.

Questa loro passione (che in tempo di guerra fu una necessità)  per le erbe spontanee è stata un veicolo di trasmissione del loro sapere, di una cultura passata,che a causa della società del “benessere”  rischia di perdersi nella mediocrità della globalizzazione.

La trasmissione del sapere, qualunque esso sia è un bene inestimabile, come disse Socrate: “Esiste solo un bene: la conoscenza. E un solo male: l’ignoranza”.

Richard Stems.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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